La persecuzione del Falun Gong è un argomento di cui i grandi media non parlano quasi completamente, a causa della censura imposta dai governi. Ci sono troppi interessi economici in ballo tra la Cina e le altre nazioni, per cui i governi temono ritorsioni da parte del regime cinese e impongono il silenzio ai giornali e agli altri mezzi di informazione: il risultato è che non si parla della persecuzione e, probabilmente, anche tu non ne avevi mai sentito parlare.

Cos’è il Falun Gong?
Prima di parlare della persecuzione, iniziamo col dire che il Falun Gong, conosciuto anche come Falun Dafa, è una pacifica disciplina di meditazione di origine cinese che insegna a diventare persone buone, seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Comprende cinque semplici esercizi oltre che lo studio degli insegnamenti del Sig. Li Hongzhi, candidato per quattro volte al Nobel per la Pace.
Questo è un video che introduce la disciplina orientale, con delle splendide interviste ad alcuni praticanti:
Questo è il volantino del Falun Gong, che spiega l’origine della disciplina ed i suoi benefici, utile anche per condividere con gli amici cos’è questa pratica.
Oppure, puoi scaricare e leggere il magazine Minghui International 2025, una pubblicazione di 36 pagine che approfondisce ed esplora il mondo del Falun Gong, compresa la persecuzione in Cina.
L’inizio ed i motivi della persecuzione del Falun Gong in Cina
La persecuzione del Falun Gong iniziò il 20 luglio 1999, per decisione dell’ex leader del Partito Comunista Cinese, Jiang Zemin.
Persecuzione del Falun Gong: il primo motivo
Quando il numero dei praticanti del Falun Gong raggiunse i 100 milioni, superando quello degli iscritti al PCC, Jiang divenne furioso per l’invidia e convocò tutti i membri del Comitato Permanente del Politburo (l’organo che controlla il PCC) per mettere al bando il Falun Gong e dare il via alla persecuzione.
Tra i sette membri del Politburo, Jiang era l’unico a volere la persecuzione, ma riuscì a convincerli a votare a favore, facendo leva sulla loro sete di potere e sulla presunta pericolosità del Falun Gong per la stabilità politica del Partito.
Ovviamente, era solo una scusa, dato che il Falun Gong non si occupa di politica e non è mai stato interessato a occupare posizioni di potere.
Inoltre, molti esponenti del PCC erano praticanti del Falun Gong, o avevano familiari che lo praticavano, anche perché la pratica era ampiamente diffusa in Cina, per i suoi valori morali e per i suoi notevoli effetti sulla salute, il che faceva risparmiare molto denaro destinato alla salute pubblica.
Persecuzione del Falun Gong: il secondo motivo
L’altro motivo che spinse Jiang Zemin a dare il via alla persecuzione, sono i principi del Falun Gong: Verità, Compassione e Tolleranza, che si contrappongono a ciò che promuove il PCC: Falsità, Odio e Lotta (vedi le numerose bugie nel corso della storia e la filosofia della lotta di classe).
Per mettere in atto la persecuzione, Jiang Zemin si è servito di tutte le risorse controllate dal PCC: l’Ufficio 610, l’Esercito, la Polizia, personale diplomatico, giornali, radio e internet.
L’Ufficio 610 è un organo, simile alla Gestapo Nazista, i cui poteri sono assoluti e opera al di fuori della Costituzione.
Riguardo ai praticanti del Falun Gong, Jiang Zemin affermò che si doveva:
“Rovinare la loro reputazione, distruggerli finanziariamente e distruggerli fisicamente”
La diffamazione dei media statali
La TV di Stato (CCTV), negli ultimi mesi del 1999, ha trasmesso notizie diffamatorie sul Falun Gong per sette ore al giorno.
Più di 2.000 giornali, più di 1.000 riviste e centinaia di stazioni TV e radio locali, controllate dal PCC, hanno diffuso notizie per screditare il Falun Gong.
Persecuzione: la bufala dell’auto-immolazione di Tienanmen
Una delle bugie più grandi del PCC è sicuramente quella relativa alla bufala dell’auto-immolazione di piazza Tienanmen.
Il 23 gennaio 2001 cinque individui si sono dati fuoco in piazza Tienanmen a Pechino.
La scena è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza e, con grande velocità, è stata diffusa tramite i mass-media sia in Cina che all’estero, affermando che le persone coinvolte fossero praticanti del Falun Gong con l’intenzione di suicidarsi.
Questa è una bugia assoluta, dato che gli insegnamenti del Falun Gong dicono chiaramente che il suicidio è proibito.
Inoltre, analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza, diffusi dal PCC, si può facilmente dimostrare che l’auto-immolazione è stata una messa in scena orchestrata ad arte per screditare il Falun Gong e giustificare la persecuzione.
Auto-immolazione di Tienanmen: l’analisi delle immagini
Ecco alcune incongruenze che emergono dall’analisi delle immagini trasmesse dalla CCTV, in seguito alla presunta auto-immolazione:
- Si nota un microfono davanti ad uno dei presunti praticanti.
- In ospedale, una ragazza “auto-immolata” parlava e cantava senza problemi, anche se si era affermato che avesse subito una tracheotomia.
- Un altro dei “praticanti” è seduto incrociando le gambe in modo diverso da come si insegna nella meditazione del Falun Gong. Infatti è più simile a come le incrociano i militari.
- Le mani sono congiunte con i pollici sovrapposti, cosa che un vero praticante del Falun Gong non farebbe mai, neanche un principiante.

Inoltre, un documento della TV di Stato (CCTV) ammette che parte dell’auto-immolazione fu inscenata.
Infine, la ONG “International Education and Development Agency at the United Nations”, presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha affermato che la cosiddetta auto-immolazione fu una messa in scena del governo cinese allo scopo di diffamare il Falun Gong.
Documentario: “False Fire”
Ti consiglio di guardare un documentario, che si chiama “False Fire”, e che analizza punto per punto le incongruenze della tesi dell'”auto-immolazione”, dimostrando la sua infondatezza:

Clicca qui per guardare il documentario False Fire
Persecuzione: gli arresti, le torture ed il prelievo forzato d’organi
In seguito alla persecuzione, molti praticanti hanno perso il lavoro, hanno subito multe saltissime e ingiustificate e sono stati arrestati e torturati, spesso perdendo la vita.



La testimonianza della praticante Jennifer Zeng
Questa è la testimonianza della praticante del Falun Gong Jennifer Zeng (fino a 1:15:25) davanti alla corte del China Tribunal (di cui parleremo più avanti):
Qui puoi scaricare la sua testimonianza di presentazione al tribunale, in forma completa.
Il crimine più abominevole perpetrato nei confronti dei praticanti del Falun Gong è sicuramente il prelievo forzato d’organi.
In Cina si registrano ogni anno moltissimi trapianti ma, per ragioni culturali, i donatori cinesi sono pochissimi.
Prelievo forzato d’organi: tempi di attesa troppo brevi
I tempi di attesa per trovare un organo sono brevissimi; spesso bastano poche settimane per un rene, un fegato o un cuore.
Ma, allora, come mai con così pochi donatori si contano così tanti trapianti e ci sono tempi di attesa così brevi?
La risposta è facile: la maggior parte degli organi vengono dall’uccisione di prigionieri di coscienza, come praticanti del Falun Gong, tibetani, uiguri e cristiani.
Prelievo forzato d’organi: cosa succede negli ospedali cinesi
Le vittime detenute nelle prigioni vengono sottoposte con regolarità a esami del sangue. Quando risulta la compatibilità di un organo con quello di un paziente da sottoporre a trapianto, vengono portate in ospedali militari e statali.
Lì, tramite intervento chirurgico – spesso senza anestesia – vengono prelevati gli organi da utilizzare nei trapianti e le vittime muoiono tra atroci sofferenze. I corpi vengono poi cremati per cancellare le prove.
Prelievo forzato d’organi: le investigazioni di Matas e Kilgour
David Matas, avvocato canadese per i diritti umani, e David Kilgour, ex parlamentare canadese, hanno investigato sul caso e raccolto numerose prove. Tra queste, colloqui telefonici registrati nei quali dipendenti di ospedali cinesi ammettono la disponibilità di organi di praticanti del Falun Gong.
Prelievo forzato d’organi: le registrazioni delle telefonate agli ospedali cinesi
Gli investigatori della WOIPFG (World Organization to Investigate the Persecution of Falun Gong) hanno raccolto delle prove registrando le conversazioni telefoniche con medici degli ospedali cinesi dove vengono trapiantati organi prelevati contro la loro volontà da praticanti del Falun Gong.
Questo è l’estratto della conversazione di un investigatore con Chen Xinguo, Direttore del Liver Transplantation of Beijing General Hospital of Armed Police:
19 ottobre 2018 (+13701220662)
Chen Xinguo: “Dovrebbe essere possibile farlo alla fine di questo mese.”
Investigatore: “Non possiamo usare quelli che hanno subito torture o sciopero della fame. Questo [tipo di organi] non è il migliore. È meglio averli in condizioni normali. Quelli che praticano sarebbero ancora meglio.”
Chen Xinguo: “Non preoccuparti, ne abbiamo molti. Controllerò per te, ah!”
Investigatore: “Soprattutto quelli che praticano il Falun Gong. Sarebbero i migliori.”
Qui puoi scaricare la trascrizione dell’intera conversazione dell’investigatore con Chen Xinguo.
Prelievo forzato d’organi: il documentario “Genocidio Medico”
Per approfondire questo crimine orrendo, ti consiglio di guardare questo video:
Prelievo forzato d’organi: il documentario “Hard To Believe”
Puoi anche guardare il pluripremiato documentario “Hard To Believe: Difficile Da Credere”:
Le informazioni contenute in esso sono state usate come prova dal tribunale londinese indipendente China Tribunal. Nel 2019, il tribunale ha emesso una sentenza che conferma le accuse al regime cinese di prelevare organi da prigionieri di coscienza, la maggior parte dei quali praticanti del Falun Gong.
Prelievo forzato d’organi: la sentenza del China Tribunal
Il 17 giugno 2019, il tribunale londinese China Tribunal, presieduto da Sir Geoffrey Nice KC, ex procuratore capo al processo di Milôsević , ha emesso questa sentenza definitiva:
- “I membri del Tribunale sono certi, unanimamente e oltre ogni ragionevole dubbio, che in Cina il prelievo forzato d’organi da prigionieri di coscienza sia stato praticato per un periodo di tempo considerevole coinvolgendo un numero molto elevato di vittime.”
- “In Cina, il prelievo forzato di organi è stato commesso per anni su larga scala e i praticanti del Falun Gong sono stati una, e probabilmente la principale, fonte di approvigionamento di organi.”
- “La commissione di crimini contro l’umanità nei confronti del Falun Gong e gli uiguri è stata provata oltre ogni ragionevole dubbio.”
Questo è il video del passaggio della conclusione di Sir Jeoffrey Nice dove afferma che il regime cinese ha commesso crimini contro l’umanità nei confronti del Falun Gong:
Se vuoi saperne di più, puoi visitare il sito del China Tribunal, scaricare la sentenza sintetica, la sentenza riassuntiva o la sentenza completa del 2020.
In seguito alla presa di coscienza della malvagità del PCC, più di 450 milioni di cinesi si sono dimessi dal Partito o dalle sue organizzazioni affiliate.
I provvedimenti del governo italiano
Nel marzo 2014, i membri della Commissione Italiana per i Diritti Umani del Senato hanno adottato all’unanimità una risoluzione che chiede l’immediato rilascio dei praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza in Cina, sollecitando gli ospedali italiani a riconsiderare le collaborazioni con la Cina in materia di trapianti d’organo.
Nel 2015, il Senato italiano ha adottato un disegno di legge che rende il traffico di organi da donatori viventi un crimine. Gli individui riconosciuti colpevoli di questo reato rischiano dai 3 ai 12 anni di carcere e multe fino a 300.000 euro.
Il 7 gennaio 2017, il Senato italiano ha approvato un disegno di legge che introduce nel codice penale il reato di traffico di organi prelevati da persona vivente e prevede un’aggravante quando la commissione di tale reato sia l’obbiettivo di una associazione a delinquere.
Conclusioni
Se vuoi saperne di più, ti prego di guardare questo breve video, che dura solo 10 minuti, e che riassume i fatti principali della persecuzione del Falun Gong in Cina, compreso il prelievo forzato d’organi:
Per approfondire ulteriormente, puoi visitare il sito italiano del Falun Dafa Information Center. Troverai tutte le informazioni sul Falun Gong e sulla persecuzione in Cina, con un’ampia documentazione.
Se, invece, vuoi comprendere i motivi che hanno spinto il regime cinese a perseguitare il Falun Gong e la natura malvagia del PCC, puoi scaricare i Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese. È un libro che ha scosso l’intera Cina e che sta contribuendo a portare al collasso la dittatura comunista.
Se vuoi leggere i libri del Sig. Li Hongzhi, il fondatore della disciplina – che sono disponibili gratuitamente in pdf – puoi andare sul sito italiano del Falun Gong.
